Cammino Materano: sei vie per ritrovare il Sud a piedi

Segnaletica del Cammino Materano con freccia gialla e spiga di grano su sfondo di campi dorati sotto un cielo nuvoloso.

Ci sono luoghi che si raccontano solo camminando. Il Cammino Materano è uno di questi. Un progetto vivo, in crescita, che collega territori dimenticati restituendo loro dignità attraverso il passo lento. Matera è la meta comune, ma il cammino è prima di tutto un viaggio verso l’interno, non solo geografico, ma umano.

Le sei vie che compongono questa rete non sono varianti della stessa strada: sono itinerari autonomi, ciascuno con un’identità, un paesaggio, una voce diversa. Alcuni sono già ben strutturati, altri ancora in fase di sviluppo. Tutti, però, esprimono lo spirito di un Sud autentico, lontano dai circuiti del turismo veloce.

Le sei vie del Cammino Materano

Via Peuceta
È la via più battuta e completamente fruibile. Parte da Bari e attraversa l’altopiano delle Murge, giungendo a Matera dopo circa 168 chilometri suddivisi in sette tappe. Il percorso è ben segnalato, dotato di accoglienze convenzionate e adatto anche a chi è alla prima esperienza. Si cammina tra uliveti, muretti a secco, masserie e centri storici come Bitetto, Cassano, Santeramo, Altamura. Un cammino morbido nei dislivelli, ma denso di atmosfera.

Via Ellenica
Collega Alberobello a Matera in otto tappe e circa 170 chilometri. È anch’essa interamente percorribile e ben organizzata dal punto di vista dei servizi. Attraversa la Valle d’Itria, i canyon delle Gravine, i borghi di Noci, Mottola, Castellaneta e Ginosa. Esiste anche una variante da Brindisi, che si unisce all’itinerario principale ad Alberobello. È un cammino ricco di bellezza e contrasti, dove la pietra e la luce sono protagoniste.

Via Lucana
È il tratto più lungo del Cammino: 400 chilometri da Paestum a Matera. Attualmente sono aperti e percorribili solo circa 114 chilometri centrali, distribuiti in sei tappe tra Tricarico, Tursi, Craco e Miglionico. Richiede autonomia, orientamento e capacità di adattamento, ma regala un’esperienza autentica nel cuore della Basilicata. Calanchi, silenzi, borghi abbandonati: è un cammino che si costruisce con pazienza.

Via Sveva
Collega Trani a Matera in circa otto tappe e 200 chilometri. Attraversa il Parco dell’Alta Murgia, tocca Ruvo, Gravina e Altamura, offrendo un cammino tra castelli, chiese rupestri e altopiani battuti dal vento. Non è ancora interamente fruibile, ma alcuni tratti sono segnalati e percorribili. È ideale per chi ama l’unione tra natura, storia e architettura.

Via Jonica
Parte da Leuca e risale il versante ionico fino a Matera. Circa 300 chilometri di cammino, distribuiti in dieci tappe, attraversando Taranto, Montescaglioso e il Parco della Murgia Materana. Alcuni tratti sono ancora in sviluppo, ma le potenzialità di questo itinerario, tra costa, ulivi secolari e paesaggi collinari, sono enormi.

Via Dauna
La via più settentrionale. Parte da Termoli, scende tra i Monti Dauni e prosegue verso Matera per circa 400 chilometri. È attualmente in fase di costruzione, con tratti non ancora segnalati e privi di strutture dedicate. Ma per chi cerca una dimensione solitaria e genuina, questa via promette un viaggio profondo nel cuore del Subappennino.

Segnaletica e orientamento

Il Cammino Materano adotta una segnaletica chiara e riconoscibile: frecce, cartelli e adesivi giallo-verdi, in richiamo ai colori delle campagne pugliesi. Il logo, una spiga di grano, è simbolo di fertilità e radicamento. Le vie Peuceta ed Ellenica sono completamente segnalate, mentre per gli altri percorsi è consigliato l’uso delle tracce GPS disponibili sul sito ufficiale.

In alcuni tratti meno battuti la segnaletica è ancora discontinua. Per questo, prima di partire, è fondamentale consultare gli aggiornamenti e pianificare le tappe in base alla propria esperienza.

Il Testimonium: traccia del cammino

A chi percorre almeno 100 chilometri lungo una delle sei vie, raccogliendo i timbri sulla credenziale, viene rilasciato il Testimonium, un attestato simbolico che certifica il cammino. È possibile ritirarlo all’arrivo a Matera, presso i punti indicati dal sito del Cammino.

Più che un riconoscimento, è un segno. Una memoria concreta di un viaggio interiore e paesaggistico, che ha lasciato un’impronta profonda.

Quando partire

Le stagioni ideali sono la primavera e l’autunno. In estate il caldo può essere molto intenso, e la scarsità d’acqua rende più complessa la gestione delle tappe. Camminare in questi territori significa rispettare il ritmo del clima, della terra e del proprio corpo.

Camminare dove il tempo ha un altro ritmo

Il Cammino Materano non è solo una rete di sentieri, ma un modo diverso di attraversare il Sud. Qui il tempo si dilata, i paesaggi cambiano lentamente e ogni passo diventa un atto di ascolto. Non c’è fretta, non c’è folla. Solo la voce della terra, il calore delle persone, la sorpresa di scoprire che la bellezza spesso abita lontano dai riflettori. È un invito a ritrovare il senso del cammino, fuori e dentro di sé. E a tornare a casa un po’ più leggeri, ma con la memoria piena.
Per informazioni aggiornate su tappe, accoglienze e credenziale, visita il sito ufficiale: www.camminomaterano.it.

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